mercoledì 14 agosto 2013

Prima che sia troppo tardi...





Di seguito il testo dell'articolo di Gabriele Maestri, pubblicato su PRIMA PAGINA, che ha amplificato la diffusione del nat messaggio autopromozionale realizzato sia per smuovere le coscienze imprenditoriali, sia per porre l'ispirazione al servizio della ripresa con progetti di comunicazione low cost ...senza tradire la qualità.






Donato Natuzzi, graphic designer, è l’ideatore di una curiosa campagna promozionale

«Alzati e cammina»: una provocazione per ripartire

Il messaggio: «Riscoprire il valore dei professionisti a chilometri zero per rilanciare le attività»


D’estate, per tradizione, «non succede niente»: si dà la colpa al caldo, che toglie le forze (sempre meglio di quando, alla Guareschi, picchia sulla testa e fa impazzire). C’è però chi non manda il cervello in vacanza e semina messaggi che colpiscono, anche sotto forma di provocazione. Così, sono rimasti stupiti i guastallesi davanti a un manifesto inconsueto: una grande immagine centrale, in bianco e nero, ritrae l’interno di un cimitero e, al centro, una sedia a rotelle vuota. Il tutto sormontato da una scritta evidente: «Alzati e cammina». Chi, incuriosito dall’immagine o dalla frase evangelica, si è avvicinato per guardare meglio, ha scoperto di non avere di fronte messaggi messianici o guaritori, ma un’iniziativa autopromozionale che è anche un invito all’iniziativa e alla creatività. La chiave di lettura sta sempre sul manifesto: «Non farti stendere dalla crisi, costruiamo insieme il nuovo miracolo italiano». Nessun messaggio politico, ma un tentativo originale di “dare la sveglia” in vista della ripresa delle attività lavorative in autunno. L’autore della provocazione visiva è il graphic designer guastallese Donato Natuzzi: lo scopo è stato centrato, come con una vera pubblicità, viste le tante persone che si sono fermate a guardare magari per curiosità. «Il mio – spiega – è un tentativo di mostrare che la comunicazione d’im - patto non proviene solo dalle agenzie multinazionali, ma anche da strutture più piccole e artigianali, in grado di svolgere bene lo stesso ruolo». Una professionalità a chilometri zero, spesso non conosciuta o snobbata. Se c’è chi crede che investire in comunicazione sia uno spreco, da affidare a non professionisti che costino il meno possibile, il manifesto è una provocazione positiva che punta a suggerire collaborazioni tra chi ha idee da trasmettere e chi sa comunicarle. «Il messaggio di fondo – conclude Natuzzi – è un incoraggiamento a darsi da fare e recuperare il tempo perso. La creatività ha un valore e non va sottovalutato: ci sono talenti in giro, senza bisogno di investire di quella qualità chi non ha i criteri per esserlo».


da: PRIMA PAGINA Martedì 13 agosto 2013