Foto © Giulia Scarpaleggia |
Se c'è qualcuno che nutre anche solo per un po' di curiosità sulle pratiche di cucina, o interessato a conoscere riti e costumi della Bassa Reggiana di qualche anno fa, non può perdere l'appuntamento con l'aperitivo letterario Sentimenti e Sapori della NOSTRA CUCINA di domani sabato 9 novembre 2013 presso la Libreria del Corso.
Tanto per entrare in argomento, vi rilascio la ricetta del Soffritto che "in tempi in cui si digerivano anche i sassi" era il tipico e saporito «ragù povero» in terra reggiana.
Soffritto
3 cipolle
3 spicchi d'aglio
200 g di lardo o di pancetta
1 cucchiaio di conserva
poco olio
alcune foglie di basilico
1 presa di sale
1 bicchiere d'acqua calda
Tritate con la mezzaluna le cipolle, l'aglio e il lardo o la pancetta. Mettete questa pestata in un tegamino assieme all'olio e far cuocere, a fuoco molto basso, per mezz'oretta. Integrare con la conserva e l'acqua, salare e cuocere il sugo per 15 minuti.
Per la cortese collaborazione ringrazio Giulia Scarpaleggia (autrice della bellissima foto di apertura) e vi suggerisco la lettura della sua metafora della vita sul battuto, presente nel post dal titolo "il Sugo finto", che include una ricetta di Gabriella Ganugi ...a sua volta anche artefice del fantastico libro di Meditazioni in cucina: La bambina che contava le formiche.
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