venerdì 22 novembre 2013

Le ricette di Donatella, dai piatti della tradizione alle idee per riciclare gli avanzi


Foto Fausto Franzosi
































Alla presenza di un meraviglioso pubblico particolarmente attento e curioso, nell'aperitivo letterario Sentimenti e Sapori della NOSTRA CUCINA di solo due settimane fa, ho piacevolmente dialogato con Donatella delle due pubblicazioni da lei dedicate ai piatti della memoria e agli avanzi come risorsa, entrambe dettate dalla sua grande passione per l'arte di cucinare... ed ecco prendere corpo anche una manifestazione di interesse della Gazzetta di Reggio. Oggi 22 novembre, a pagina quarantasei del quotidiano campeggia nella rubrica I LIBRI DELLA SETTIMANA il pezzo in cui Tiziano Soresina scrive di lei:












































... Due libri di cucina in due anni. Due pubblicazioni molto diverse, con “anime” comunque non commerciali o da fornelli molto televisivi ma poco calati nella realtà di chi lavora e torna a casa ritrovandosi delle bocche da sfamare. Donatella Boccalari, bancaria nata a Luzzara ma che ora vive con la famiglia a Roteglia, fa infatti dell’economia domestica il suo credo e ci “regala” con le sue ricette sia un tuffo nel passato (con il libro “Ti ricordi il profumo del brodo”, edito nel 2011 da Vilmy Montanari), sia un’efficace maniera per combattere gli sprechi da parte di chi ogni giorno si cimenta con padelle e grembiulino (quest’anno ha pubblicato “Avanzo a chi?”). Doveroso inquadrare bene l’autrice. Presentando le sue fatiche letterarie si rivela con efficacia. «Non sono un’esperta cuoca né uno chef. Sono una mamma e moglie _ rimarca _ che lavora fuori casa, fa la spesa troppo spesso di corsa, che ama la cucina e la buona tavola». Poi illustra il suo modo d’agire: «Ho cercato fra le vecchie ricette della tradizione, ho chiesto consigli, ho raccolto appunti e ritagli di giornale che le amiche hanno cercato spesso per me». Insomma un’appassionata di cucina che non perde però di vista il bilancio familiare. Il primo libro si mostra subito come un diario gastronomico attinto dalle ricette di casa (scritte a mano e custodite a Luzzara nei quaderni della nonna e della mamma), ma ben “condito” da raccontini- amarcord che rievocano atmosfere di paese, vecchi sapori, accortezze domestiche. Si legge davvero tutto d’un fiato. I piatti preferiti? Brasati e spezzatini. I prodotti del cuore? Parmigiano-Reggiano e polenta. Nella seconda pubblicazione troviamo, invece, più pragmatismo e meno memoria storica. Ma non è certo un libro freddo, anzi parla di noi e del quotidiano affannarsi fra le pentole, dando consigli, spesso inaspettati, su come “riciclare” gustosamente gli avanzi. Si spazia dal salato al dolce, dai gambi di prezzemolo alle teste del pesce. Un’ultima annotazione: con la cuoca-bancaria è possibile “dialogare” su Internet dove ha un sito (www.donatellaboccalari.it), un indirizzo di posta elettronica (info@donatellaboccalari.it) e un profilo Facebook (“Le ricette di Donatella Boccalari”). 
Ha davvero tante idee e suggerimenti.
Non vi deluderà. ...


da: Gazzetta di Reggio venerdì 22 novembre 2013



venerdì 8 novembre 2013

La scarpetta, ovvero: la prova cruciale di ogni sugo!


Foto © Giulia Scarpaleggia











































Se c'è qualcuno che nutre anche solo per un po' di curiosità sulle pratiche di cucina, o interessato a conoscere riti e costumi della Bassa Reggiana di qualche anno fa, non può perdere l'appuntamento con l'aperitivo letterario Sentimenti e Sapori della NOSTRA CUCINA di domani sabato 9 novembre 2013 presso la Libreria del Corso.


Tanto per entrare in argomento, vi rilascio la ricetta del Soffritto che "in tempi in cui si digerivano anche i sassi" era il tipico e saporito «ragù povero» in terra reggiana.


Soffritto

3 cipolle
3 spicchi d'aglio
200 g di lardo o di pancetta
1 cucchiaio di conserva
poco olio
alcune foglie di basilico
1 presa di sale
1 bicchiere d'acqua calda

Tritate con la mezzaluna le cipolle, l'aglio e il lardo o la pancetta. Mettete questa pestata in un tegamino assieme all'olio e far cuocere, a fuoco molto basso, per mezz'oretta. Integrare con la conserva e l'acqua, salare e cuocere il sugo per 15 minuti.


Per la cortese collaborazione ringrazio Giulia Scarpaleggia (autrice della bellissima foto di apertura) e vi suggerisco la lettura della sua metafora della vita sul battuto, presente nel post dal titolo "il Sugo finto", che include una ricetta di Gabriella Ganugi ...a sua volta anche artefice del fantastico libro di Meditazioni in cucina: La bambina che contava le formiche.



domenica 3 novembre 2013

Nel segno della saracca: situazioni di miseria passata ...che tanti ricordano ancora




La saracca, come la sardina e l'aringa, è un pesce della famiglia dei clupeidi che grazie alla facilità di conservazione (effettuata secondo il principio della salagione) tra il XIV e il XV secolo si diffuse rapidamente in tutta Europa diventando uno dei cibi più comuni e a buon mercato.
Tali caratteristiche fecero sì che, per secoli e fino a pochi decenni fa, venisse identificata come "cibo dei poveri".
Disposte a raggiera in barilotti di legno, le saracche si propongono ancora oggi con il loro scintillante colore argenteo di pesce azzurro misto al brunito dell'affumicatura.


Già il testo che segue, tratto dal libro Ti ricordi il profumo del brodo? di Donatella Boccalari, ne anticipa un ricordo dal valore storico ...coniugato successivamente (sempre ad opera dalla stessa autrice) al sapore gastronomico, grazie al post SARACCA E POLENTA appena pubblicato.


... Chi non ha mai sentito raccontare della saracca (salacca in italiano) appesa sopra la tavola e strofinata a turno dai componenti della famiglia con fette di polenta? Questo pesce, povero e pieno di spine, era così ricco di sapore che riusciva a trasferire un po' del suo gusto a ogni fetta di polenta, dando l'illusione a chi l'addentava di mangiare qualcosa in più. ...

Oltre la testimonianza, tutto questo vuole essere anche una piccola ghiotta anticipazione dell'aperitivo letterario organizzato per sabato 9 novembre a Guastalla, occasione per chiacchierare diffusamente tra amici di "Sentimenti e Sapori della NOSTRA CUCINA".