sabato 30 aprile 2011

Una mostra per esorcizzare la paura dei mostri





 





























Domani 1°Maggio, rimane l'ultimo giorno utile per incontrare i mostri scaturiti dalla fantasia di Massimo Canuti, Lorenzo Criscuoli, Stefano Grasselli, Nero Levrini, Daniele Lunghini

Come fare? 


Semplice, basta seguire te tracce che portano alla sala espositiva San Francesco a Guastalla.











































B R I V I D I ! ! !


Cane mannaro _ Massimo Canuti
Orco _ Lorenzo Criscuoli
Grande lupoide spaziale _ Stefano Grasselli
KHARAK _ Nero Levrini




Sierra Leonessa _ Daniele Lunghini
















































































































































































AI MOSTRI TEMPI

Sabato 2 Aprile / Domenica 1 Maggio 2011
Sala Espositiva Chiesa San Francesco
Guastalla (RE)
Orari di apertura: Sabato e Domenica 9.00-12.00 / 16.00-19.00

giovedì 28 aprile 2011

Il gusto dolce e selvatico del Luartis


































Il Luartis è il germoglio del luppolo selvatico (Humulus lupulus), la pianta spontanea e infestante simbolo della stagione primaverile nella Bassa. Cresce in mezzo alle siepi, lungo le rive dei fossi della pianura padana, e i suoi viluppi ricordano quelli dei piccoli asparagi selvatici. Una salutare passeggiata in campagna, vi consentirà di raccoglierne a sufficienza per preparare un buon risotto o una gustosissima frittata.



































Ingredienti:
(Per 4 porzioni di risotto)

250 g di Luartis
320 g di Riso Superfino Carnaroli
1 cipollotto
50 g di Parmigiano Reggiano 

        grattugiato al momento
60 g di Burro
1 l di Brodo vegetale
Sale
Pepe macinato al momento
1 bicchiere di Vino bianco (fermo)
150 g di Robiola





































Procedimento:

Risciacquare i luartis sotto uno scroscio di acqua corrente e sbollentateli in abbondante acqua salata per un paio di minuti. In una casseruola fate sciogliere una noce di burro per fare appassire il cipollotto tagliato a rondelle. 



































Unire il riso e tostare per qualche minuto prima di sfumare con il bicchiere di vino bianco. 
Evaporato il vino, un mestolo alla volta, iniziate ad aggiungere brodo caldo per portare a cottura il riso.





 





























































A mezza cottura del riso, unire i luartis tagliati a pezzetti e aggiustate di sale. A cottura ultimata, togliere dal fuoco la casseruola con il risotto, aggiungere la robiola e mantecare. Impiattare, spolverare con Parmigiano Reggiano e servire in tavola. Buon appetito! 






































Anche la ricetta di questo semplicissimo risotto, può servire a promuovere la conoscenza dei prodotti e delle antiche tradizioni del territorio.


Questa ricetta partecipa ai contest:

Cucinando con... le erbe aromatiche

Riso(t)TIAmo???

  

sabato 23 aprile 2011

Per fortuna che c’è Pasqua!







































Un'occasione per sorprendere... o restarne piacevolmente travolti.
Coccolandomi come nella piccola età, zia Lina ha preparato la scarcella e mi ha fatto dono della sua personale ricetta.
La ringrazio pubblicamente e condivido con tutti voi il mio regalo pasquale, nella speranza di contagiarvi golosamente di felicità.

Auguri di una Santa Pasqua 2011 a tutti!



La scarcella (SCARCE'DD, il termine dialettale) è un buonissimo dolce della tradizione pugliese. Si prepara in occasione della Santa Pasqua ed è supporto beneaugurante per porgere e regalare l'uovo. Nell'iconografia cristiana l'uovo è il simbolo della Resurrezione, il suo guscio rappresenta la tomba dalla quale fuoriesce un essere vivente. La scarcella, forse per le svariate forme che può assumere (cavallo, bambola, cestino e tutto ciò che la fantasia suggerisce), è particolarmente amata dai bambini. 













































INGREDIENTI per l'impasto:

500 g di Farina "00"
200 g di Zucchero
100 ml di Olio d'oliva extravergine (possibilmente delicato)
2 uova
15 g di Ammoniaca per dolci
1 Limone (non trattato) grattugiato



per la guarnizione:

1 uovo intero (con guscio) per ogni "forma"
Codette
Confettini colorati
1 uovo sbattuto per spennellare la superficie della Scarcella




Preparazione

Sulla spianatoia, disporre la farina a fontana e aggiungere in questo ordine: l'olio, le uova, lo zucchero, il limone e l'ammonica (non abbiate timore del suo pungente odore, a cottura ultimata ogni traccia di amoniaca sarà dispersa). Lavorando la pasta per una decina di minuti, impastare delicatamente e stendere fino ad ottenere una sfoglia dell'altezza di mezzo centimetro. Ora date sfogo alla vostra fantasia, modellando forme di animali o di oggetti, senza dimenticate di posizionare un uovo intero al centro della figura ottenuta fissandolo con due striscioline di pasta disposte a croce. Prima di infornare, spennellare con dell’uovo sbattuto e cuocere in forno preriscaldato a 180° finché la superficie non sarà dorata (20-30 minuti circa).






sabato 16 aprile 2011

Orecchiette e Fricelli al ragù di agnello














































Ancora protagonista la Puglia in questa ricetta tipica del territorio. 
Nelle foto, la sublime interpretazione di Orecchiette e Fricelli operata dalla straordinaria zia Lina. Una preparazione di "raffinata semplicità" a cui suggerisco di far ricorso per festeggiare sontuosamete la Pasqua imminente.

Le orecchiette sono il formato di pasta che ha reso la Puglia famosa in tutto il mondo. Se ne fa risalire le origini agli Angioini, i dominatori della Puglia nel Duecento. Il nome orecchiette è quasi sicuramente riconducibile alla forma di piccole orecchie che questa pasta fatta in casa assume. Gli ingredienti per la preparazione sono essenziali: farina di semola di grano duro, sale e acqua.

Preparati con gli stessi ingredienti, i fricelli sono una diversificazione di formato di pasta. Si elaborano rollando pezzettini di impasto sull'apposito ferretto che ne conferisce la caratteristica forma allungata e cava. Vengono tradizionalmente mescolati alle orecchiette, forse per movimentare visivamente l'aspetto del piatto finale.


I Fricelli e le Orecchiette, sono un capolavoro di geometria della pasta.


































Ingredienti per la pasta

300 g di semola rimacinata di grano duro Senatore CAPPELLI
Un pizzico di sale

Preparazione della pasta fatta in casa
 
Versare la semola sul tagliere, aggiungere un pizzico di sale e disporre a fontana per inglobare l'acqua tiepida necessaria per l'impasto. Lavorare quanto basta (una decina di minuti circa) per ottenere una pasta soda e liscia.
Staccate un pezzetto di impasto alla volta e, dopo aver protetto il restante con un canovaccio inumidito, formare dei cordoncini dello spessore di un dito mignolo. Segmentate man mano un pezzetto di cordoncino della misura di un centimetro con la punta arrotondata di un coltello e con lo stesso "strascinate" la pasta con una leggera pressione e rivoltare il ricciolo ottenuto sulla punta del dito pollice. Ecco pronte le orecchiette, da "parcheggiare" sul tagliere o su un canovaccio per "asciugarle" in attesa della cottura.




Per il ragù
600 dl di Passata di pomodoro
100 g di Pancetta tesa di suino
300 g di Carne di agnello
1 Cipolla
1 Bicchiere di vino bianco (Erbaceo IGT _ Colli della Murgia)
Pepe nero macinato al momento
Olio dei Sassi extra vergine di oliva

Preparazione

Tagliare a piccoli pezzi la pancetta tesa, affettare finemente la cipolla, mettere in padella e soffriggere lentamente (a fuoco basso) con un filo di Olio dei Sassi BIO extra vergine di oliva, mescolando frequentemente per evitare che si attacchi al fondo. Quando la pancetta sarà ben sciolta e la cipolla dorata, aggiungere la carne di agnello precedentemente tritata (un tritatacarne, vi garantirà un trito fine e regolare), alzare la fiamma per rosolare il tutto, sfumare con un bicchiere di vino bianco "Erbaceo" e continuare la cottura per 30 minuti con coperchio e a fuoco bassissimo. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale, una generosa macinata di pepe e proseguire la cottura molto lentamente per un'ora circa.


































Cuocete orecchiette e fricelli in abbondante acqua salata, scolate la pasta al dente e condite con una generosa grattugiata formaggio Canestrato di Moliterno I.G.P. e il ragù di agnello.


Buon appetito, ma soprattutto Buona Pasqua a tutti!





















venerdì 15 aprile 2011

L'arte invade la pubblica affissione

 




























































Accade a MADRID: semplici testi nero su bianco, affissi negli spazi dedicati alla cartellonista pubblicitaria. 

E' il MaSAT (Madrid Street Advertising Takeover) il progetto di disobbedienza civile realizzato attraverso arte pubblica installata negli spazi pubblicitari di 52 fermate di autobus. Ne è nato un dialogo importante e uno sguardo collettivo alle reali possibilità comunicative nello spazio pubblico. I testi affissi non sono stati firmati, perchè a volte un testo anonimo ha più forza e... chiunque può impadronirsene. 





























































A questo link la lista completa dei lavori.

martedì 5 aprile 2011

Apprezzata la ricetta della Zia





A pagina ventidue/ventitrè del n°2_2011 di About Food (il free magazine in formato PDF) ci sono anch'io.
Ringrazio Claudia e Leda della redazione, per aver pubblicato la ricetta dei Tarallini all'aroma di finocchietto selvatico (rif. post di martedì 15 febbraio 2011)

Ne condivido la soddisfazione con la diretta protagonista: Zia Lina.